Spunti di riflessione a margine del DDL concorrenza

15 maggio 2015

Francesco Felis

A - Assicurazioni e notariato.
Bisogna aver consapevolezza che acquistare, come dice Krugman, una ciambella (cioè un bene che si sa cosa sia) è diverso da acquistare altri beni o servizi che comportano una "incertezza".  Incertezza tipo “verrò pagato, il bene ha vizi?”.
In questi casi possono funzionare le assicurazioni, ma a parte il costo, che pone fuori mercato una serie di soggetti che non possono permettersele, fa lievitare il costo del bene, comunque si dà un risarcimento monetario quando il soggetto vuole proprio il bene. A parte questi casi, anche le assicurazioni non funzionano in una serie di casi, tipo vendite di immobili o obbligazioni, se vi sono i c.d. problemi di informazione privata (Akerlof).
Se io non so se un immobile è libero da vincoli urbanistici, abusivismi, ipoteche, come acquirente sono danneggiato e in una situazione di inferiorità e il prezzo non è un segnale dei vizi esistenti.
Anche come assicurazione ho difficoltà spesso insormontabili. E le parti potrebbero, con i loro rispettivi avvocati, essere d'accordo nel coprire parzialmente questi vizi.
Un soggetto terzo, notaio, risolve i problemi di informazione, per l'acquirente, sia quello che può permettersi un'assicurazione sia quello che non può permettersela, risolve i problemi del credito per chi lo da, risolve i problemi di tutti, P.A. e terzi futuri acquirenti del bene o comunque interessati, creando o dando informazioni giuridiche sul bene attendibili e incontrovertibili. È così nel caso di un’obbligazione, l'atto notarile si potrebbe sfruttare per avere un ordine immediato di pagare o fare, senza che sia influenzato da avvocati di parte. Con ovvii risparmi.

B - Avvocati e Notai
Bisogna che ognuno faccia cose diverse. Vediamo sugli avvocati cosa dice uno dei principali manuali di procedura civile, dato che spesso gli avvocati sostengono che tutelano già  la legalità nel processo,  che, però, significa tutto e niente. Ecco cosa dice il Mandrioli.
Gli avvocati e/o i giudici dirimono una controversia specifica, perciò adempiono a un interesse dei "contendenti", dai quali i giudici devono essere indipendenti.
I notai perseguono ad un tempo gli interessi delle parti e dei terzi e dello Stato in genere. I notai che per questo non sono ancelle dei giudici e avvocati: almeno sono diversi da loro.
La nostra vera caratteristica è questa funzione pubblica intesa non solo come servizio allo Stato ma rivolta al pubblico, dando al pubblico, operatori economici o no, DATI CERTI e attendibili. Non solo tutela delle parti, della parte debole o servizio per lo Stato, ma elaborare, "creare", fornire dati certi e attendibili per tutti. Anche per coloro non ancora nati ma che un domani vorranno sapere informazioni sul bene.
Questo è un valore aggiunto per la società e raggiunto in modo economico per lo Stato e la collettività. Che ci differenzia pure dai giudici. Che partono da una richiesta di parte, risolvono una controversia, affermano un principio di diritto, ma prima di tutto per le parti e solo indirettamente, come precedente, può servire ad altri. Tanto è vero che nell'uso delle sentenze, come precedenti si dovrebbe sempre tenere conto, non prescindendo, della vicenda che le origina.
I giudici sono tenuti alla tutela giurisdizionale e devono decidere "su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa" (art.112 cpc), cioè il giudice deve decidere, ma è condizionato dalla domanda, che precisa l'oggetto e l'ambito decisorio...vstabilendo che i limiti della decisione debbono coincidere con i limiti della domanda" (Crisanto Mandrioli e Antonio Caratta. Corso di diritto processuale civile. Giappichelli.decima edizione, editior minor, 2012, pag. 56). Non si può scendere nel dettaglio, materia e argomenti circa i quali si dedicano i processualisti, ma in relazione ai confini decisori del giudice la correlazione con la domanda, i fatti prospettati, come sono prospettati, le prove prodotte, come sono prodotte dalle parti, è evidente. Molto diversamente avviene rispetto a quei pubblici ufficiali, quali i notai, che al di là delle forme apparenti, tipo dichiarazione del venditore in una vendita e altro ancora, abbiamo dati inseriti e resi pubblici non "elaborati e costruiti" dal notaio. Tanto è vero che il Notaio risponde se il venditore, nonostante le sue affermazioni, non è proprietario o ha ipoteche sul bene o ci sono irregolarità urbanistiche gravi ed evidenti. I giudici, in certe situazioni conseguenti a trasferimenti immobiliari, per esempio in seguito a divorzio o separazione, svolgono un ruolo molto più passivo. Se il giudice, oggi, può scegliere la norma da applicare, deve porre a fondamento della decisione le prove proposte dalle parti (art.115 cpc), anche se non è più come una volta legato, strettamente, alle nozioni di fatto presenti negli atti del giudizio, potendo vedere quelle che rientrano nella comune esperienza, trova un limite nell'attività delle parti. Non può andare oltre l'ambito del diritto affermato dalle parti (se lo facesse incorrerebbe in quello che è detto vizio di ultra petizione) e deve esserci una corrispondenza tra chiesto e pronunciato, deve giudicare sui fatti allegati o affermati nella domanda e solo su quelli, anche se può applicare le norme che ritiene più adeguate. Non può superare i limiti della domanda (Crisanto Mandrioli e Antonio Caratta. Corso di diritto processuale, cit, pag. 60-64).
Inoltre con questo disegno di legge  concorrenza  in pratica gli avvocati faranno la loro attività "a servizio" di società di consulenza, parabancarie o caf e simili, che perseguiranno in via immediata il loro profitto e potranno essere guidate, nel senso di possedute e del comando effettivo, anche da soggetti neanche laureati. Pertanto non mi sembra, neppure sotto questo aspetto, un gran vantaggio per gli avvocati, ai quali nessuno disconosce un ruolo e che lo possono svolgere, quando vi è necessità, anche in modo collegato a una vendita. Dopo lo svolgeranno solo come dipendenti

C - Sulla chiusura dei notai / numero programmato
Cosa è un oligopolio? Veniamo all'essenza dell'argomentazione.
Troppo facile rispondere: un mercato dove vi sono poche imprese. Ci sono criteri per appurare quante poche devono essere e questi criteri potrebbero essere favorevoli ai notai. Vediamoli.
Le teorie dei mercati concorrenziali affermano che meno concorrenza si trova un'impresa , maggiore è il suo potere di mercato, cioè la capacità di fissare il prezzo al di sopra del costo marginale. Perciò sono, in genere due le domande che scaturiscono, una relativa a quanto potere di mercato esercitano certe imprese, un'altra relativa a quali siano i principali fattori che determinano il potere di mercato. Assume rilievo il numero delle imprese, la loro dimensione relativa. Per questo un indice che colga il numero e la dimensione relativa delle imprese diventa utile. Si tratta del c.d indice HHI, cioè indice di Herfindal-Hirschman. Cosa dice?
In un settore bisogna, per vedere se c'è un oligopolio, calcolare la somma dei quadrati delle quote di mercato delle imprese operanti nel settore.
La quota di mercato è la percentuale del fatturato totale del settore in capo alla singola impresa. L'indice HHI è la somma al quadrato delle quote di mercato delle imprese presenti in un'industria.
Orbene se fossimo nel campo del trasporto aereo in Europa dovremmo calcolare la percentuale, la quota di mercato di Air France, Ryanair e Luftshansa per esempio, sempre che esistano solo queste tre.
Se la prima, francese, ha una quota di mercato del 60%, la compagnia low cost del 25% e la tedesca del 15%, avremmo un indice HHI fatto da 60 al quadrato più 25 al quadrato più  15 al quadrato. Totale 4450. Cioè c'è oligopolio. La Federal Trade Commission considera un indice sotto i 1500 mercato concorrenziale, un indice superiore a 2500 oligopolio, un indice intermedio da valutare. Si tenga conto che ricorrendo al quadrato della quota di mercato, il calcolo dell'HHI produce valori sempre più grandi all'aumentare della quota di mercato delle imprese che dominano il settore. Proviamo a verificare. Se le quote di mercato al quadrato dei notai liguri, se l'ambito territoriale è la Liguria o dei notai italiani, se è l'Italia non superano in totale i 1500 di che parliamo?
Ma poi il nostro settore quale deve essere? Non è l'autentica di questo o quello, ma il controllo della legalità, il controllo, in modo indiretto o diretto, su come vengono erogati gli altri servizi, quello dell'agente immobiliare, quello della società di costruzione, quello dei commercianti che per intraprendere vogliono farlo costituendo una società. E' possibile se si definisce così la nostra attività applicarvi l'indice HHI, che pure probabilmente ci darebbe ragione?

D - L'ACQUISTO CON L'ASSICURAZIONE MA SENZA NOTAIO IN USA
La rivista americana "Real Estate Economics”, nel 2010, riportando il lavoro di due economisti americani, David Brasington e Robert Sarama, in "Deed Types Houses and Mortgage Interest Rates", ha messo in evidenza come incide sul costo di acquisto di una casa "avere una garanzia sulle modalità di verifica del titolo di proprietà".
Aumenta il prezzo  di una casa per 52,4%. Le persone a basso reddito che si devono accontentare di minori garanzie - sempre ex post e di tipo assicurativo - hanno minori possibilità di accedere al credito, proprio a causa delle minori garanzie del titolo di acquisto. Cioè fasce meno abbienti devono sottovalutare - per ragioni economiche, non avendo i soldi per pagarle - le garanzie nella vendita e perciò sopportano più gravi rischi e maggiori costi nell'acceso al credito. Il sistema europeo, notarile di c.d sistema latino, in modo indiretto, tramite un controllo dello Stato e un'opera di privati particolari, supplisce a un intervento diretto, spesso costoso per il bilancio statale e poco efficiente

E - L'IMPORTANZA DEI PUBBLICI REGISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO
Un illustre liberale, il prof. De Soto, in particolare, insignito del premio Milton Friedman, nel 2004, assegnatogli dal Cato Istitute (Milton Friedman Prize) "per avere dato un contributo significativo all'avanzamento verso la libertà", ha affermato che si può raggiungere attraverso lo status giuridico una guida per il processo di "capitalizzazione" dei paesi poveri e ha rilevato come l'affidabilità dei Registri Pubblici – ed in particolare la sicurezza delle situazioni proprietarie immobiliari e della loro circolazione – è sempre più un valore economico fondamentale, sia sotto il profilo soggettivo del cittadino acquirente, sia dal punto di vista oggettivo del mercato creditizio.
Gli stessi economisti incaricati dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale, tra cui in particolare lo stesso Hernando De Soto, hanno sostenuto che la causa della povertà delle economie in sviluppo o in transizione Africa, Oriente, Europa dell'Est non stia nella mancanza di risorse "fondiarie", bensì nella mancanza o inaffidabilità di "Registri immobiliari pubblici" la cui attendibilità sia in qualche modo garantita dallo Stato (vedi Hernando de Soto. Il mistero del capitale. Perchè il capitalismo ha trionfato in Occidente e ha fallito nel resto del mondo. Saggi. Traduzione dall'inglese di Giuseppe Barile. Garzanti, 2003, 280 pagine)

F - Notaio e mutui.
L’economista Robert J. Shiller, PREMIO NOBEL, (nel volume The Subprime Solution. Princenton University,2008 p. 130), annota: "Another possible default option would be a requirement that every mortgage borrower have the assistance of a professional akin to a civil law notary. Such notaries practice in many countries, although not in the United States. In Germany, for example, the civil law notary is a trained legal professional who reads aloud and interprets the contract and provides legal advice to both parties before witnessing their signatures. This approach particularly benefits those who fail to obtain competent and objective legal advice. The participation of such a government appointed figure in the mortgage lending process would make it more difficult for unscrupulous mortgage lenders to steer their clients toward sympathetic lawyers, who would not adequately warn the clients of the dangers they could be facing. "

G - FAVELAS BRASILIANE. NOTAIO. ECONOMIA.
In un Paese povero, con un quadro legislativo incerto, un bene potrebbe essere conteso da diverse persone, di conseguenza se fosse chiaro chi lo possiede, costui, secondo Kahneman, premio nobel, sarà disposto ad impegnarsi di più per difenderlo da coloro che contestano il suo possesso.
Comunque vi sarebbe un deterrente al tentativo di sottrarglielo.
Per Kahneman se i diritti di proprietà su un bene, come accade spesso nelle favelas brasiliane, sono incerti, diverse persone potrebbero ritenere di avere un diritto e lottare per esso, per il suo possesso, con lo stesso impegno,con conseguente disordine, instabilità, incertezza. Ecco che i servizi legali, preventivi (i notai) aiutano l’uomo economico che è comunque un soggetto confuso e lo aiutano ad uscire dalla povertà.
Cerchiamo di non ritornare alle favelas brasiliane.


H - I NOTAI E LA GIUSTIZIA (EFFICIENZA ED EFFICACIA)
Facciamo un piccolo esempio tratto da Alessandro Scaletti (Università Parthenope. Lezioni su Efficienza, efficacia, economicità).
La mamma vuole cucinare una pizza per cena. Valutiamo la sua efficienza e la sua efficacia. Compra un 1 kg di farina, i pomodori e il lievito. Per valutare l'efficienza bisogna vedere il parametro di riferimento, che può essere costituito dai risultati ottenuti in passato (numero di pizze con lo stesso ammontare di risorse) dalla mamma o dalla concorrenza (potrebbe essere un concorrente la suocera) o può essere costituito da un parametro produttivo (per esempio una ricetta). Per l'efficienza produttiva, se la mamma ottiene, di solito, con lo stesso ammontare di risorse due pizze, sarà inefficiente le volte che otterrà un numero inferiore.
Ma se ottiene un numero di pizze superiore a due, sarà, di sicuro, efficiente, ma non è detto che sia efficace.
Infatti, se la ricetta, per esempio, diceva di utilizzare mezzo kg di farina, mezza conserva e mezzo lievito, la mamma sarà inefficiente se utilizzerà un ammontare maggiore di risorse o tutte quelle a disposizione.
Sarà efficiente se utilizza meno risorse.
Ma potrebbe essere non efficace perché la ricetta prescriveva specifiche quantità per aver un buon risultato.
Spesso i discorsi politici sulla giustizia non guardano a controllare se la pizza è buona.
Egualmente se, secondo i prezzi di mercato 1 kg di farina costa 1 euro, mezza conserva di pomodori costa 0,90 euro e mezzo lievito costa 0,50 euro, la mamma sarà inefficiente le volte in cui avrà pagato, per lo stesso ammontare di risorse, un prezzo maggiore.
Ma se la mamma riesce a pagare di meno, sarà efficiente ma non è detto che sia efficace, perché il minor costo rispetto al mercato potrebbe indicare una scarsa qualità dei prodotti comprati.
Anche in questo caso, molti, nei discorsi sulla giustizia, non tengono conto se la pizza è buona.
I NOTAI, PUR BADANDO ALL’EFFICIENZA, OTTENGONO L’EFFICACIA, pensano a fare pizze buone e di questo dovrebbe occuparsi la politica!

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